problemi-denti-giudizioLi chiamano del giudizio, non a caso, perché spuntano non prima dei 18 anni e quasi mai una volta entrati nella terza decade di vita. Gli «ottavi» – così riconosciuti perché occupano l’ultima posizione nell’arco dentale – sono i quattro denti che spuntano – o dovrebbero spuntare – diverso tempo dopo la comparsa degli altri permanenti. Dovrebbero perché la loro comparsa, in realtà, non è sempre scontata. In alcuni casi possono rimanere – del tutto o parzialmente – inclusi nell’osso mascellare (i superiori) o mandibolare (quelli di sotto) e nella gengiva.
QUANDO È NECESSARIO RIMUOVERE I DENTI DEL GIUDIZIO?
L’intervento deve essere effettuato quando l’inclusione può essere la causa della formazione di tasche parodontali in cui si accumulano i batteri responsabili delle carie e di ascessi. Oltre che di anomalie che possono deformare la posizione dei secondi molari, i denti più prossimi a quelli del giudizio. O, più semplicemente, se il problema provoca dolore, irritazione delle gengive e difficoltà nell’apertura corretta della bocca che, rispetto a diversi milioni di anni fa, è più piccola: come logica conseguenza anche del cambio delle abitudini alimentari. Motivo per cui i denti del giudizio, ai giorni nostri, sono considerati inutili ai fini della masticazione, oltre che dell’estetica.

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