Un volto sorridente, con denti bianchi e perfetti, oltre a risultare gradevole alla vista, comunica positività ed energia. Viceversa, i denti storti e gli inestetismi, possono limitare la forza di un sorriso e procurare in se stessi un senso di imbarazzo. Per chi avesse problemi simili, se seguiti da uno specialista e con un intervento idoneo al caso specifico, l’ortodonzia moderna ha reso possibile la correzione dei denti storti a più livelli di gravità e l’ottenere il tanto desiderato sorriso perfetto.
Vi sono abitudini comportamentali acquisite da bambini che incidono fortemente sull’assetto dentario compromettendone la corretta formazione da adulti. Andando oltre nel tempo della crescita, l’abitudine di digrignare (bruxismo) così come lo spingere la lingua contro i denti sono anche queste cause di disallineamento dentale.Di seguito una sintesi dei tipi di soluzione che possono essere intraprese, ovviamente avendo ben presente che il singolo caso è diverso da ogni altro e che si potrebbe avere bisogno di un rimedio personalizzato:
L’apparecchio fisso, il modello più conosciuto è quello “edgewise”, con placchette.
L’apparecchio mobile è uno dei rimedi contro i denti storti, interviene su tre livelli diversi:
– funzionale, sull’attività di chiusura e apertura della bocca;
– ortodontico, con azione diretta e focalizzata allo spostamento dei denti senza interferire su osso e muscoli;
– per contenzione, ossia per mantenere la giusta posizione dei denti dopo l’apparecchio fisso.
L’apparecchio trasparente (o mascherina trasparente di allineamento), ha il pregio di spostare l’allineamento dei denti senza dover ricorrere alle piastrine né agli archi metallici di un apparecchio fisso.
In molte occasione si ricorre ad un intervento di corticotomia dento-alveolare, metodica chirurgica consolidata, considerata una valida opzione terapeutica nel trattamento ortodontico del paziente adulto.
Si è infatti capito che il movimento ortodontico viene limitato dalla presenza della corticale ossea; quest’ultima si oppone al movimento stesso ed è responsabile dei lunghi tempi del trattamento ortodontico tradizionale.
Il meccanismo d’azione alla base di tale tecnica consiste nell’induzione, attraverso un’incisione ossea, di uno stato di osteopenia transitoria focale, capace di accelerare lo spostamento dentario attraverso l’applicazione di meccaniche ortodontiche. Questa metodica, applicabile in differenti condizioni cliniche, ha permesso, in pazienti adulti, il superamento dei principali limiti dell’ortodonzia tradizionale, quali: assenza del fattore crescita, ridotta mobilità dentaria, possibili complicanze parodontali e protratta durata della terapia.
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